Non è tanto il cambiamento in sé che ci spaventa, o l'essere troppo legati ai vecchi metodi, ma è di ciò che sta in mezzo che abbiamo paura. È come se ci mancasse per un attimo il terreno sotto i piedi.
Per la buona riuscita del progetto di cambiamento è necessario, quindi, comprendere quali sono i momenti critici al fine di poterli affrontare al meglio.
Un momento particolarmente critico è spesso quello della transizione, cioè il periodo tra una situazione che sta per finire ed una nuova che sta per incominciare.
Non a caso nella lingua cinese la parola crisi è identificata da due ideogrammi: problema e opportunità.
Problema e opportunità, spesso, si manifestano nella stessa persona in momenti diversi o contribuiscono a generare uno stato confusionale attraverso emozioni contrastanti.
L’errore più comune nella gestione del cambiamento è sottovalutare l’effetto emotivo che esso provoca sulle persone e che potrebbe bloccare il cambiamento stesso.
Le persone non vedono nessun problema da risolvere e/o nessuna utilità nel cambiamento proposto, il quale crea solo disagio, perché può significare dover uscire dalla propria ‘zone of comfort’.
Con ogni cambiamento si lascia una strada per imboccarne una nuova; ciò crea talvolta un senso di perdita, incertezze e paura dell’ignoto.L’impatto dipende dalla dimensione del cambiamento e dalla predisposizione individuale della persona ad avere più o meno bisogno di stabilità e certezze nella vita.
Le persone pongono obiezioni quando hanno paura di sembrare incompetenti o quando non vengono supportate a sufficienza nell'apprendimento delle nuove nozioni.
Più grande è il gap fra le competenze richieste dalla nuova situazione e le competenze possedute, più forte sarà il senso di scoraggiamento nelle persone.
Più grande è il gap fra le competenze richieste dalla nuova situazione e le competenze possedute, più forte sarà il senso di scoraggiamento nelle persone.
Esperienze negative con progetti di cambiamento falliti impattano sulla percezione delle persone; ciò crea ulteriore scoraggiamento.
- Il periodo comunemente considerato più critico è quello della transizione: si sa cosa si perde, senza aver già acquisito le cognizioni relative al nuovo stato.
- Il superamento del momento di transizione permette di passare da una percezione di pericolo ad una percezione di opportunità.
- Sensazioni negative, ma frequenti, sono: disagio, isolamento, senso di perdita, scoraggiamento, frustrazione, nostalgia.
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