«L’evoluzione è la lotta di una Coscienza resa sonnambula nella Materia per destarsi ed essere libera e trovare e possedere se stessa e tutte le proprie possibilità sino al limite estremo e più vasto, all’ultimo e più elevato. [...] In questa evoluzione l’uomo mentale non è la meta e il fine, il valore di completamento, l’ultimo significato più elevato [...] L’uomo non è la conclusione, ma solo un mezzo termine, un essere di transizione, una creatura strumentale intermedia.» (Sri Aurobindo)
lunedì 14 gennaio 2019
Cambiamento, potenzialità e saggezza.
Per chi persevera il futuro non è una minaccia da cui difendersi ma uno scenario desiderabile. La perseveranza è una volontà consapevole che si rinnova nella scelta al fine di raggiungere i propri obiettivi. La differenza risiede proprio nella consapevolezza: quando gli ostacoli sono difficili da superare e gli obiettivi quasi impossibili da ottenere, allora la perseveranza, non mera persistenza, si caratterizza per la presa di coscienza della propria vita orientata al "giusto fine" attraverso il "giusto mezzo". Il primo ostacolo al perseverare è il pessimismo "pervasivo" un modo sbagliato di pensare che è stato appreso nel tempo, ma che si può imparare a dissolvere. Innanzitutto con la costanza dell'azione e la consapevolezza che un obiettivo a lungo termine è insito di ostacoli e di fallimenti, ai quali mi sono preparato sia con l'accettazione, la determinazione e l'atteggiamento di positiva fiducia. Spesso possiamo avere il sentore di non farcela, ma la perseveranza e la fiducia nelle proprie capacità, nell'autoefficacia aprono una strada al superamento ottimale delle situazioni di crisi.
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